Presentazione "La galassia dei dementi" di Ermanno Cavazzoni

Martedì 27 novembre, ore 20.30, presso:
Biblioteca comunale di Imola,
presentazione del romanzo "La galassia dei dementi", Ermanno Cavazzoni La nave di Teseo. Interverranno l'autore e Giorgio Zabbini.





Nella pianura padana emiliana intorno al 6000 d.C. un’invasione aliena distrugge le città: sopravvivono solo i sistemi industriali costruiti nel sottosuolo e la tecnologia prende il sopravvento. I pochi umani rimasti sono esposti a nuovi e terribili rischi.
Nella dimensione fantascientifica surreale, sfrenata e ironica, descritta da Cavazzoni anche nel suo più recente libro La galassia dei dementi (La nave di Teseo, 2018), finalista del premio Campiello, il futuro appare sospetto e inquietante, ma anche stranamente familiare.

Ermanno Cavazzoni, nato a Reggio Emilia, vive a Bologna, dove è docente di poetica e retorica all’Università. Definito intellettuale felicemente “disorganico”, è autore di libri di narrativa, da "Il poema dei lunatici" (1987), da cui ha tratto con Federico Fellini la sceneggiatura per il film "La voce della luna", a "Gli eremiti del deserto" (2016). È stato con Gianni Celati e altri ideatore e curatore della rivista “Il semplice”.

Presentazione "Tutto male finché dura" di Paolo Zardi


Sabato 17 novembre, ore 17:30
presso Libreria Mondadori - Palazzo Monsignani
Via Emilia 71, Imola
presentazione del libro "Tutto male finché dura"
di Paolo Zardi.
Feltrinelli Editore
dialoga con l’autore Muriel Pavoni.


Lui è un uomo che vive di espedienti e raggiri e, proprio a causa di uno dei mille nomi falsi che usa, la polizia lo scambia per un criminale e lo arresta. Due mesi dopo esce dal carcere, ma ormai ha perso tutto: la sua casa e lo studio dentistico dove praticava la professione di cavadenti abusivo sono stati, sempre abusivamente, occupati. Come se ciò non bastasse, deve 70.000 euro a un usuraio e due robusti criminali gli danno la caccia per riscuoterli. Ha solo qualche banconota in tasca e tre settimane per procurarsi il denaro – in caso contrario perderà i suoi attributi! Decide così di ripresentarsi a casa di Marta, la moglie che aveva abbandonato insieme alle loro due figlie, Elisa di sedici anni e Lucia di quasi nove. Conta sulla sua compassione per convincerla a farsi dare dei soldi, nonostante lei fatichi a mantenere se stessa e le figlie, e nello stesso tempo spera che il padre, gravemente malato (e con il quale non ha rapporti da anni), muoia e gli lasci l’eredità che lo renderebbe ricco. Nell’attesa, inizia a svolgere qualche lavoretto – estorsioni, per lo più – per un tale che ha conosciuto in galera, ma quello che riesce a recuperare è sempre troppo poco. Ci vorrebbe un colpo grosso, l’aggancio giusto, che un giorno arriva davvero... Passerà sopra i sogni delle figlie pur di portare a termine la sua missione e salvare la pelle? Zardi ci mette davanti a un protagonista incorreggibilmente scorretto, sempre curioso e quasi candido nel perseguire il proprio tornaconto, i propri bisogni e desideri. Un “cattivo simpatico”, con cui ci troviamo, nostro malgrado, a solidarizzare. Attraverso i suoi giri a vuoto, Tutto male finché dura – romanzo amaramente esilarante, a metà strada fra il picaresco e il pulp – compone con ironia e crudezza un quadro della nostra contemporaneità (il sesso, le chat erotiche clandestine, le città, la famiglia), che appare degradata, senza mai diventare degradante.

Paolo Zardi, nato a Padova nel 1970, ingegnere, ha esordito nel 2008 con un racconto nell’antologia Giovani cosmetici (Sartorio). Ha pubblicato il romanzo breve Il Signor Bovary (Intermezzi, 2014) e i romanzi La felicità esiste (Alet, 2012), XXI Secolo (Neo Edizioni, 2015), con cui è stato finalista al Premio Strega 2015, e La passione secondo Matteo (Neo Edizioni, 2017). Per Feltrinelli ha pubblicato, nella collana digitale Zoom Flash, Il principe piccolo (2015), La nuova bellezza (2016) e Le città divise (2018). È il primo autore italiano a essere stato tradotto e pubblicato dalla rivista “Lunch Ticket” (Università di Antioch, Los Angeles) con il racconto Sei minuti. Cura il blog Grafemi.

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